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Umanesimo digitale Transumanesimo Intelligenza Artificiale
Mattia Corsini

“ Vedo il momento in cui saremo per i robot cosa sono i cani per gli
umani e faccio il tifo per le macchine.” Il saggio di Mattia Corsini ci
impone una riflessione autentica quanto profonda. L’Intelligenza
Artificiale ha invaso le nostre vite, l’uomo è stato quasi del tutto
surclassato, eppure non ci lamentiamo. L’errore umano può essere
ridotto grazie alle nuove tecnologie, oppure occorre stabilire un
limite tra l’umano e l’artificiale? L’umanesimo digitale professato da
Nida -Rümelin ci spiega che le macchine non sono in grado di
svolgere azioni morali. I robot non possono perpetuare la ragione
umana, ma gestire determinate azioni in base a come sono state
programmate. Difettano di moralità. L’unico attore a cui si possono
attribuire emozioni e moralità è certamente l’uomo .Questo
movimento culturale si contrappone alla visione della Silicon Valley,
la fiducia smisurata per la tecnologia porterebbe benefici
indiscussi.L’umanità potenzierebbe le capacità intellettuali, fisiche
ed emotive garantendosi un miglioramento qualitativo. Addirittura il
Transumanesimo di Nick Bostrom confida nell’utilizzo delle
tecnologie e prospetta un futuro sempre più avveniristico. Una
superintelligenza che accoglie anche la religione e la
metafisica. Cosa aspettarsi allora dalle Driverless Car come quelle
progettate dalla Google, se consideriamo la questione etica posta
dal Trolley Problem o dalla variante del tunnel case?Sarà
necessario introdurre parametri etici anche da un punto vista
legislativo sia nazionale che internazionale. Queste macchine
potranno ridurre gli incidenti stradali causati dall’errore umano e
concederci un’aspettativa di vita sicuramente più longeva.

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