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Ribelle Libertà
Andrea Leonardi

L’arrivo a Delhi non è dei migliori. Il cellulare si guasta e farsi
prendere dal panico consisterebbe nel commettere un passo
falso. Andrea con tanti anni di viaggio alle spalle sa bene che c’è
una soluzione per ogni problema. Condivide l’imprevisto con dei
ragazzi e finalmente trova chi può aiutarlo. Gli basta alzare lo
sguardo per capire che quella seccatura è una cosa da poco. Ha
calpestato da poco il suolo della megalopoli della spiritualità e tutto
ciò che lo circonda lo tramortisce. Viene colpito dalla povertà
lacerante, dai mendicanti, dalla commistione di odori che
caratterizzano le strade. A causa dello smog sente la gola bruciare
ma questo non gli impedirà di scorgere la bellezza del Gange.
Seduto ad ammirare il ghat chiacchiera con Andre, di quelle radici
che bisogna recidere per imparare a volare. Vorrebbero tanto
conoscere le tribù Aghori sull’altra sponda del Gange, ma appena
attraversano il bosco desistono, meglio non perdersi nella foresta
proibita. Il viaggio prosegue e le prossime tappe saranno il Taj
Mahal e la “città blu” di Udaipur. In questi posti non occorre
sognare perché l’incanto è proprio davanti agli occhi. La libertà che
ci concediamo è solo un illusione, la cultura occidentale inaridisce
le nostre esperienze. Perdiamo quello stupore che dovrebbe
colorare le nostre vite. Eppure Andrea riesce a conservare uno
spirito primordiale, uno sguardo puro privo di sovrastrutture. La sua
libertà non è altro che il privilegio di aver potuto incontrare Andre,
Pablo e Ale. Ha ascoltato le loro storie tutte diverse e significative.
Hanno attraversato orizzonti differenti e sconfitto traumi importanti. É
questa la formula per vivere serenamente: “ fare tutto il bene
possibile amando la libertà sopra ogni cosa.”

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