Ragazze perbene di Olga Campofreda è un romanzo che rientra nella stagione “Le Fuggitive”. La protagonista Clara, degna rappresentante della generazione dei Millenials, riesce a rievocare drammi e passioni delle nate tra gli anni 80 e 90. Venuta al mondo in una piccola città campana intrisa di riti e sortilegi cerca disperatamente la sua unicità tra tante copie già viste. Infatti l’educazione religiosa e familiare non ammette sbavature ,perché il mito educativo dell’epoca riconduceva al binomio “figlia madre”. Le bambine avevano quindi un destino già delineato che le condannava ad “angeli del focolare”. Alle ragazze di buona famiglia veniva chiesto di procedere senza intoppi, perché la consolazione più grande consisteva nel replicare l’esistenza delle madri. La protagonista invece cerca di liberarsi, nonostante i tentacoli dell’amore genitoriale e si concede il lusso di essere l’eccezione. Purtroppo ribellarsi dagli schemi della collettività richiede tante rinunce. Infatti Clara vede la cugina più cara cedere alla prigione dorata, ovvero il matrimonio che le costerà non poche sofferenze. Quindi il dilemma è da sempre lo stesso: “essere amati oppure amarsi?”
