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Perdersi
Annie Ernaux

Per tutti noi c’è stata la “persona assoluta”, il terrore senza fine. Un
ricordo, un banale oggetto che di punto in bianco scava un tunnel
per riportarci in quel passato di febbrile sofferenza. Annie Ernaux
tiene un diario per diciannove lunghi mesi. Dal settembre del 1988
fino all’aprile del 1990. L’incontro con un diplomatico russo metterà a
soqquadro irremovibili certezze e sarà una lotta sfiancante tenere
insieme quelle vite parallele. Appuntamenti clandestini intrisi di
attesa e consumati con passione violenta. L’uomo è più giovane e
vuole preservare il rapporto coniugale e difendere l’immagine
pubblica. Lei invece è totalmente assoggettata. Diventa la “donna
dell’Ombra.” Compare nella vita dell’uomo solo quando è lui a
chiamarla. Viene stabilito per la scrittrice un nuovo tempo: quello
atroce e sublime dell’attesa. Perché ha acconsentito a questo
supplizio? Non è più la ragazza del 58, forse il passato non insegna
nulla e gli errori appaiono sotto una luce diversa. Vuole solo morire
di desiderio. S. é come Vronsky, un uomo poco intelligente e
sfacciatamente vanesio. Nessun altro potrà pronunciare il suo nome
con lo stesso accento. La passione la consuma. Tante attenzioni e
regali consegnati nelle mani di chi impiegherà poco per
dimenticarla. Eppure spera sempre. Ma la telefonata in ambasciata
scaccerà via qualsiasi dubbio. S. è tornato a Mosca. Quelle parole
scritte per testimoniare il loro rapporto le sembreranno di una
banalità assurda. Ma è nello stile della scrittrice raccontare il suo
vissuto, affinché si renda conto che è accaduto per davvero. Il
passato grida giustizia, tutto va raccontato senza omissioni,
nessuna reticenza se si vuole uscire da quel dannato torpore. In
“Perdersi” l’ esperienza e la scrittura si fondono dando vita
all’ennesimo capolavoro di una scrittrice senza tempo.

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