“ Stavo sbagliando tutto ma non me ne rendevo conto: avere
obiettivi e desideri è giusto ma vivere in funzione del futuro rischia
di distruggere il presente e talvolta anche il futuro stesso”. Anna, la
protagonista del romanzo “Nel vento” ha sempre saputo cosa
avrebbe fatto e chi sarebbe diventata una volta adulta. Tutto studiato
alla perfezione, costruisce le fondamenta della sua esistenza, poco
alla volta con infinita pazienza e dedizione. Ma il futuro, quel domani
che riusciamo a malapena a sfiorare , le riserverà un intoppo, una
tappa insolita, una fermata imprevista. Così quella visione
immacolata dell’esistenza, quel quadro dove erano dipinte tutte le
sue certezze, sarà solo una tela scolorita. La maternità che
pregustava diventerà un pesante fardello. L’amore del marito e
l’incontro con l’alunna Arianna la condurranno verso nuovi
orizzonti. La passione che aveva da bambina si risveglia, così si
ritrova a preparare dolci senza pensare troppo a quel miracolo che
prima o poi accadrà. Attraverso lo “svelamento” del segreto di
Arianna comprende che le brutture e le sofferenze in qualche modo
possono avvicinare. Abbiamo il dovere di sperare in ciò che
desideriamo anche quando la realtà ci riserva forti dolori. Anna è
stata coraggiosa, è andata avanti anche se sapeva che il futuro
avrebbe potuto lasciarla a mani vuote. Finalmente può godersi “la
grazia” dell’attesa attraverso gli occhi della sua piccola Charlotte.
Annamaria Milano ci consegna un romanzo leale e straziante, dove
il tempo anziché recidere, rafforza i legami con il passato.
