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Nel mare di Elsa
Gea Finelli

Per fuggire da uno stato di incompletezza e solitudine bisogna
andare lontano, tuffarsi nell’unico territorio in cui possiamo
trasfigurare la realtà a nostro piacimento. Elsa Morante è una donna
acuta, intelligente, una scrittrice che con fatica e sacrificio risale la
superficie e riesce ad affermarsi, non è solo la moglie di Alberto
Moravia. Nel 1957 con il romanzo “ L’isola di Arturo” sarà la prima
donna a vincere il Premio Strega, riconoscimento, fino ad allora, ad
appannaggio esclusivo degli uomini. Aprirà la strada alle donne che
verranno, e da questo romanzo partiamo, da una storia arcaica e
creativa almeno quanto l’animo di chi l’ha scritta. Perché si dirige a
Procida?Approdarci non era semplice, siamo negli anni 50’ e
Procida è uno scoglio posato sul mare, una terra brulla, poche
strutture, rari ospiti. Eppure il legame con l’isola verrà ricordato da
molti dei suoi amici scrittori, probabilmente quel territorio così
particolare si addiceva al carattere di Elsa.Solo i luoghi del cuore
possono curare le ferite di chi ha una vita dolorosa e travagliata.Il
matrimonio con Moravia le infligge continue sofferenze e quando
penserà di aver trovato l’amore tra le braccia di Luchino Visconti,
uomo originale quanto camaleontico, finirà per ferirsi
ulteriormente. Elsa è digiuna di baci e carezze, vuole amare e
sentirsi amata, allora non le rimane che plasmare la realtà e
affidarsi a quell’isola, che ai suoi occhi appare come una divinità
materna.Attraverso il personaggio di Arturo vive per una seconda
volta la sua infanzia, il principio, il paradiso terrestre, la stagione del
presente dove la felicità è sempre assicurata. Elsa Morante
prediligeva mondi fiabeschi pur descrivendo storie di un‘umanità
reale e profonda. Voleva ricercare quella serenità perduta nelle vite
dei suoi personaggi. L’isola di Procida fu per la scrittrice “ patria e
salvezza”, e proprio in quel mare scelse di riposare come una figlia
amata. Gea Finelli coglie questo legame indissolubile tra la scrittrice
e l’isola, lo sviscera e ce lo mostra passo dopo passo, scava nelle
ferite più profonde della Morante, donna che ebbe il coraggio di
andare lontano appagando l’urgenza d’amore.

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