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Mi limitavo ad amare te
Rosella Postorino

In una Sarajevo assediata il piccolo Omar non perde mai di vista la mamma.L’ attaccamento morboso si fortifica giorno dopo giorno come l’incubo peggiore che sta per materializzarsi. Sono per strada quando all’improvviso la donna rimane qualche passo indietro, Omar non la vede, ma ascolta quella voce antica che lo incita a a scappare. Trascorre le sue giornate dietro ai vetri dell’orfanotrofio sperando nel suo ritorno. Il fratello Senadin non è fiducioso anzi prova a dissuaderlo. Nell’istituto di Ljubica Ivezic ci sono tanti bambini ma solo Nada attirerà la sua attenzione. Insieme a suo fratello Ivo provano a sopravvivere, incuranti di quell’esodo che cambierà per sempre le loro vite. Molti bambini verranno trasferiti tra Monza e Rimini in modo che possano riappropriarsi di quell’infanzia degna di essere chiamata tale. Il periodo di accoglienza si tramuterà in adozioni nonostante l’assenza di accordi in merito tra i due paesi. Omar non vuole una famiglia di ripiego e con il passare degli anni la sua rabbia sfocerà in delinquenza. Nada afflitta dagli insuccessi scolastici troverà consolazione nel disegno. L’incontro con Danilo le regalerà un figlio e non proverà a disfarsene. Non vuole essere come sua madre ma Danilo ne verrà a conoscenza solo più tardi. Sono finalmente insieme, Omar, Danilo e Nada. Ora tocca ad Omar poter incontrare quella mamma che ha sognato e desirato ardentemente. L’immagine di una donna appare sul pc di Danilo quasi fosse un’apparizione. Finalmente Omar l’ha trovata, ora il bambino di Ljubica Izevic non deve più aspettare.

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