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Mantieni il bacio. Lezioni brevi sull’amore
Massimo Recalcati

“ Possedere la sua libertà lasciandolo libero.” Ma come può esistere,
si chiedeva giustamente Sartre che rifletteva su questo paradosso
intrinseco a ogni amore, una libertà prigioniera ? Non è questa una
chiara contraddizione in termini? Il residuo diurno di una lezione di
pilates, l’invito a resistere in una postura scomoda e innaturale, in
questo modo viene fuori il titolo del libro “ Mantieni il bacio”, e come
tutto il resto, proviene dall’inconscio di Massimo Recalcati. La
questione è: l’amore deve bruciare o durare? La fedeltà della
promessa, “ il duro desiderio di durare” si scontra con la necessità
del desiderio sessuale di rinnovare costantemente
l’oggetto. L’amore eterno esiste oppure è un patto illusorio tra
amanti? Come direbbe Lacan: “ l’incontro d’amore è sempre
l’incontro con un amur: ” un muro che resiste alla sua alterità.” Saper
conservare un legame implica l’accettare il mistero dell’altro, non lo
svelamento, anzi vuol dire essere in due con la propria solitudine.
La persona amata non deve colmare un vuoto, ma è ciò che apre
un vuoto, il sentimento è una tregua dal dolore del mondo solo se
rinunciamo alla nostra spinta appropriativa. Amare nonostante il
passare del tempo è possibile, occorre rinnovamento, lo stesso
deve diventare ogni volta cosa nuova. Impariamo allora a
mantenere il bacio, trasformiamo il corpo dell’altro in una nuova
lingua e in un nuovo alfabeto. Manteniamo il bacio, così da poterlo
trattenere nella memoria e nel tempo.

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