“ E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino
muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e
inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della
mancanza non possono più giungere a nessuno.” Siamo pezzi di
vita lasciati qui e là, frammenti di storie che andrebbero dimenticate
se non fosse per qualcuno.Al momento opportuno c’è chi decide
per noi, scova i fili dispersi della memoria, li allaccia e solo così
torniamo a vivere. “ Ne deduco che la scrittura è un mezzo
singolarmente buono per evocare i morti, e consiglio a chiunque
abbia nostalgia di qualcuno di fare lo stesso: non pensarlo ma
scriverne.” Emanuele Trevi racconta di due vite ingarbugliate,
legami indissolubili che valicano le barriere del tempo. Scrive
ricordando il carattere burrascoso e ostile di Rocco Carbone,
scrittore geniale, anima tormentata e incompresa.Ci parla di Pia
Piera, una signorina inglese sfrontata, capricciosa, capace di
instaurare amicizie di vario genere, una donna incantevole,
profonda quanto un pozzo.Piera, una donna alla ricerca
dell’unicità, nella scrittura, nei legami.Emanuele Trevi non ci
risparmia nulla, è un amico, uno spettatore di parte certo, ma in
grado di intercettare e delineare le disarmonie di due scrittori dalla
forte personalità.Piera emana una luce inconfondibile, uno scintillio
che l’accompagnerà per sempre. Piera è una masochista, Rocco è
un sadico, lei era capace di fare del bene inconsapevolmente, lui
era un estremista, l’amicizia andava dimostrata. “ La nostra vita ha
ben poche possibilità di evoluzione, meno ancora di
guarigione.Semmai la capacità più auspicabile è quella di
arrendersi a se stessi.” La vera amicizia, l’affetto autentico, forse
consiste proprio nell’accettare i limiti di chi amiamo.Se amiamo
qualcuno è proprio per quell’insieme di difetti inconcepibili che nel
bene e nel male non riusciamo a scorgere altrove. Paranoie,
abitudini, tratti caratteriali ci definiscono e lasciano un segno. Chi
vorrà ricordarci lo farà anche per le nostre inequivocabili
contraddizioni.
