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L’arte di trattare le donne
Arthur Schopenhauer

 “ Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto”. In questo trattato Arthur Shopenhauer manifesta le sue idee riguardo la natura dell’universo femminile. Amareggiato dal comportamento della madre si allontana da quella donna che aveva palesato la necessità di autodeterminarsi. Il filosofo le ricordava che erano loro due soli; ma la donna finalmente libera da padri e da mariti ribadiva la sua individualità. Voleva a tutti i costi ricondurre la madre al focolare domestico, invece Johanna coltivava ambizioni letterarie e non avrebbe contrattato per la sua redenzione. Il rapporto tra filosofi e mondo femminile ci conduce su strade disagevoli.Anche le menti più illuminate vennero assalite da antichi pregiudizi e maldicenze. I filosofi “integralisti”non si accompagnavano alle donne per timore di essere raggirati. Lo scopo era evitare di farsi corrompere dall’impulso violento delle passioni. Shopenhauer per quanto si impegni nel registrare difetti e limiti delle donne alla fine ne rimane ammaliato. Le addita, vorrebbe censurarle limitandone i diritti poiché sono responsabili del deterioramento dell’uomo, eppure non può farne a meno. Si cruccia per questo bisogno che lo rende vulnerabile e debole allo stesso tempo. Nell’aria si intravedeva appena l’ombra all’emancipazione femminile e probabilmente ne aveva già fiutato il pericolo.

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