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L'acqua ha memoria

L’acqua ha memoria
Zaira Mainella

Collana Narrare a cura di Salvatore Merra

Non importa chi fosse mio padre; importa ciò che mi ricordo che fosse”.

Zaira Mainella con “L’acqua ha memoria” ripercorre il cammino dell’infanzia, la memoria di Irene, ricordi messi a tacere, immagini dolorose ferme nel tempo, attimi sbiaditi e convulsi che si perdono tra le acque di un lago.

La protagonista di questo romanzo non vive la vita appieno, cerca in tutti i modi di evitare il dolore, scansa gli imprevisti, non si nutre di sogni, anzi rinuncia a qualsiasi vertigine che potrebbe concederle la vita. Forse, le circostanze non le hanno consentito di appropriarsi della sua vita, qualcosa non è stato del tutto chiarito.

Irene vive in un limbo, ha deciso di aggirare gli ostacoli, si concede poco e sfugge a qualsiasi tipo di confronto. Una volta acquisita la giusta consapevolezza saprà che non serve fare altro: prendersi cura della bambina che è stata, lasciar divampare il bambino interiore smarrito anni addietro. Allora deve ricongiungersi con un luogo, il lago di Carezza dove il tempo pare si sia fermato, addentrasi nello spazio della memoria custode di tracce e cicatrici.

Devi sapere tesoro mio che l’acqua ha memoria. Ricorda tutto quello che accade in essa e col tempo te lo restituisce. Non dimentica niente, è una specie di magia”.

Irene potrà sciogliere l’incantesimo attraversando il dolore, scandagliando i fondali di quel lago che l’hanno condannata a un destino infelice. Intercetterà l’amore sperato e guadagnerà la vicinanza di chi non ebbe modo di svelarsi ai suoi occhi.

Zaira Mainella ci conduce tra sentieri che ognuno di noi dovrebbe percorrere. Attraverso “L’acqua ha memoria” ci affidiamo alla conoscenza e alla rivelazione. La vita racchiude quello che un giorno ci verrà svelato.

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