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La vita è breve, eccetera
Veronica Raimo

“È cominciata per caso, difatti è finita così.” Parole che a primo acchito
potrebbero sembrale banali, eppure quasi tutto quello che accade è solo
il risultato di una mera combinazione. Le donne che attraversano i
racconti di Veronica Raimo sono profondamente diverse ma legate dal
filo sottile dell’impassibilità. Non credono a nulla, non confidano nel
futuro, amano distrattamente , sono compiacenti tanto che si lasciano
trasportare dal corso degli eventi. Amano con il corpo solo per eludere
un coinvolgimento sentimentale. Nel racconto “ La scossa”, la
protagonista vive l’esperienza del terremoto, ma non è a casa sua, il
caso ha voluto che si trovasse nel letto di un uomo che non è il suo
compagno. L’evento sismico smuove dei ricordi, la morte del padre e
l’acquisto di quella casa nel paese di Arcopinto. A volte le scelte più
incomprensibili trovano una ragione. Quando non possiamo lasciar
andare qualcuno, ci adattiamo e troviamo il modo per trovare un nostro
cantuccio, come un rifugio dove poter disconoscere anche per poco
tutto quello che non amiamo più. Scegliere è sempre una pratica
dolorosa, allora non lo facciamo, meditiamo nuovi progetti con l’illusione
di poter andare avanti. Anche la protagonista del racconto Nice Person
ha nostalgia per chi ha preferito allontanarsi. Nella sua testa abita un ex
fidanzato che è diventato una presenza fantasma. Nonostante ciò
frequenta altre persone, tutto sommato dagli uomini devi aspettarti
sempre le stesse cose. Così dall’unione di persone che non hanno nulla
in comune hanno origine undici racconti dalla composizione
tragicomica. Vicende che vedono in primo piano l’universo femminile con
tutte le variabili possibili.

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