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In memoriam
Alice Winn

Abbiamo paura dell’amore perché in chi amiamo non scorgiamo
altro che il riflesso di noi stessi. L’altro ci appare come un rifugio
sicuro, ma contemporaneamente percepiamo la catastrofe dalla
quale metterci in salvo. Questo groviglio di emozioni caratterizzano
le giornate al collegio di Ellwood e Gaunt. Non osano chiamarsi con
i loro nomi di battesimo, dai loro sguardi trapelano sensazioni
contrastanti. La scuola non potrà trattenerli per molto tempo, la
chiamata alle armi diventa sempre più insistente. Gaunt, fresco
diciannovenne, dovrà arruolarsi per salvare l’onore della famiglia,
condannando così l’amico a una struggente attesa. Ellwood, avvilito
dalle cattive notizie che arrivano dal fronte ,deciderà di seguirlo poco
dopo. Si ritroveranno fianco a fianco, fin quando Gaunt non verrà
ferito gravemente e creduto morto. Verrà salvato incredibilmente da
un soldato tedesco e trasferito in un campo di prigionia. La ferita al
polmone lo tormenta, ma ancor di più il ricordo dell’amato Sidney,
quel ragazzo affascinante che amava recitare le poesie nelle
sconfinate campagne inglesi. Sembra tutto perduto o forse no. Dopo
vari tentavi di fuga, Gaunt raggiungerà il confine Olandese, e da lì a
poco, sarà pronto per abbracciare nuovamente l’adorato Sidney. Ma
l’amico con il viso deturpato avrà difficoltà nel ricordare i sentimenti
che un tempo li unirono. Henry non perde le speranze, non vuole
perderlo di nuovo. Di comune accordo si trasferiranno in Brasile,
l’eden per eccellenza per chi sogna un amore come il loro. Con il
tempo le ferite guariranno, i brutti ricordi svaniranno, per fare spazio
a nuove giornate trascorse insieme. Qualcosa si è salvato. “ La
tragedia della guerra non ha annientato l’amore.”

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