Non c’è un titolo migliore che riassuma le peripezie della reporter
ventiseienne di Boston. “ In cerca di guai” descrive perfettamente le
avventure o disavventure in cui incappò Virginia Cowles. Bisogna
ammettere che ebbe un coraggio smisurato, un’infinita diligenza,
una buona dose di incoscienza e una lucidità pari all’imperturbabile.
Uno stratega militare ogni tanto avrebbe inveito con più facilità, ma
lei la Forrest Gump del giornalismo, amava osservare lo
svolgimento degli eventi in prima persona. Perfino Lloyd George citò
il suo discorso in Parlamento, e quando incontrò la giornalista per la
prima volta fu un duro colpo. Non aveva certo pensato a una
giovane donna. Sorvola i cieli del mondo intero e attraversa i confini
di tanti paesi, sprezzante dei pericoli mettendo a repentaglio la sua
stessa vita. Racconta la seconda guerra mondiale partendo dal
principio. Non essendo un’esperta di politica estera, studia e si
accompagna ai migliori reporter del tempo. Durante la guerra civile
spagnola condivise le sue giornate con personaggi dal calibro di
Ernest Hemingway e divenne amica e collega della giornalista
Martha Gellhorn. Attraversò e sperimentò la brutalità dei
totalitarismi ponendosi sempre al di sopra delle parti. Non si schierò
mai politicamente e onorando fedelmente il suo lavoro riuscì a non
perdere quell’umanità che la faceva sentire vicina agli oppressi. Nei
suoi articoli riportava questioni politiche e della povera gente. Storie
di persone che si arrabattavano con i pochi mezzi a disposizione
provando a sopravvivere sapendo di essere un possibile
bersaglio. Non si abbandonò mai al cinismo. Nei pochi hotel diventati
accampamenti, per strada e ovunque intervistava gente comune
per cogliere le loro impressioni. Caparbia fino all’inverosimile non si
fece intimidire neppure in presenza di Mussolini. Seguì da vicino la
politica di Chamberlain e Churchill provando a raccontare i dettagli
di ogni mossa politica. Attraversò gli eventi più atroci del 900’.Il più
delle volte con mezzi di fortuna riuscì a fuggire dalle capitali
sottoposte ai bombardamenti. Lascia in eredità un lavoro eccelso
ma in primo luogo un esempio di cui faranno tesoro tante
generazioni.
