“ Fare la cosa utile, dire la cosa coraggiosa, contemplare la cosa
bella:questo basta alla vita di un uomo.” Filippo, protagonista del
romanzo “Il faro delle anime” ha vissuto tenendo presente la
citazione del poeta Thomas Stearns Eliot.L’età non conta, c’è tanto
da fare in questa vita. La Normandia, paradiso tra le scogliere
bianche a picco, sarà il suo approdo. I figli lontani, la morte della
moglie Maria, non assopiranno quella vitalità, quello spirito
impavido che gli consente di amare la vita in tutte le sue
sfaccettature. Accettare le fasi dell’esistenza prevede una dose di
dolore e una di riconoscenza. La gratitudine nei confronti di chi ci è
stato, la bellezza dei momenti trascorsi insieme sono la spinta per
andare avanti. Con parole pacate prova a dispensare consigli,
ascoltare gli altri diventa quasi una missione. Quel faro l’accoglie
proprio come la comunità di Deauville, quattromila anime sparse in
un piccolo paese della Normandia. Filippo è un uomo capace di
coltivare tante passioni, le giornate inseguono il ritmo della musica,
le tele dipinte sono i sogni che ha potuto realizzare. Vive senza mai
annoiarsi, le sue opere non verranno custodite gelosamente, la
scuola del paese necessita di alcuni lavori, per questo verrà
organizzata un’asta che coinvolgerà diversi benefattori. Ascolterà
con profonda commozione la storia di Danielle, di Felix, Sophie e
tanti altri. Tutti si rivolgono a lui. Ogni uomo è un piccolo
mondo. Dopo essersi prodigato per la riuscita dell’evento benefico
potrà finalmente ritenersi appagato. Un caldo abbraccio lo avvolge,
l’amore degli altri dona una pace incommensurabile. In fondo il
segreto per essere felici si nasconde dietro le cose più semplici,
bisogna seguire l’incedere silenzioso dell’universo.”Ben scrisse un
sofista greco, che l’uomo è la misura di tutte le cose: ma si
dimenticò di dire che le cose sono misura dell’uomo.”Giustiniano La
Vecchia ci ricorda che il cielo e il mare, la testa e il cuore possono
trovare un equilibrio. I sogni celano la retta via.
