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Il continente bianco
Andrea Tarrabbia

Marcello Croce è un ragazzo dall’aspetto angelico, somigliante a
un Cristo e in grado di attrarre inevitabilmente chi ha di fronte. Il suo
apparire non comunica nulla riguardo la guerra che ha in mente da
tempo.Il continente bianco è un’organizzazione di estrema destra
che tanto rimpiange l’epoca fascista.La sede ufficiale di tale
movimento è il Baby Jar, luogo dove si tengono comizi e dove si
pianificano spedizioni punitive.Il modo di agire ricorda le
squadracce fasciste, infatti vengono presi di mira extracomunitari o
semplicemente barboni.Nel mondo di Marcello il diverso non ha
speranza e va eliminato con decisione e con violenza.Infatti insieme
ad altri membri dell’organizzazione vuole colpire il campo profughi
della Barbuta.Uno scrittore rimane affascinato dalla figura
emblematica del giovane e si offre affinché le loro imprese vengano
documentate.Purtroppo Silvia subisce l’incantesimo di Marcello e
giorno dopo giorno cede alle insulse richieste.Avrà rapporti con altri
membri del movimento solo per compiacerlo.Poi si condannerà
all’umiliazione peggiore.Incitata dal compagno va in un campo
nomadi allo scopo di prostituirsi.Silvia verrà ritrovata morta in casa
sua nel quartiere Camilluccia assassinata dal compagno.Così vince
la logica dell’odio. Quella stessa logica che ci fa provare rabbia
quando non siamo in grado di accogliere chi è diverso.Sentimenti di
dominio e sopraffazione ci ammaliano a tal punto da percepire
l’altro come un potenziale pericolo.

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