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Il cognome delle donne
Aurora Tamigio

“ A femmina, è comu ’ a campana:si ‘un ra scotuli un sona”.

Dopo una vita trascorsa a subire le bastonate del padre, Rosa decide di scappare con Sebastiano Quaranta. Quell’uomo mite e indifeso non le avrebbe riservato nessuna violenza. Anzi, sempre di buonumore fantasticava sul quel futuro pronto ad attenderli.

Stanco del suo errare tra un paese e l’altro per vendere verdure e formaggi, aveva deciso di mettere un piede a terra realizzando l’osteria dove avrebbero lavorato entrambi.La famiglia si allarga con l’arrivo di Fernando e Donato ma è la nascita di Selma che cambierà definitivamente il destino di Rosa.La bambina è ancora piccola quando Sebastiano, quasi al termine del secondo conflitto mondiale viene chiamato alle armi. Rosa ha un presentimento, il marito non rivedrà più la strada di casa.Tramite un racconto di un conoscente verrà a sapere del suo ricovero all’ospedale militare di San Quirino.Rosa per avere notizie del marito dovrà assecondare le voglie del dirigente medico.

Ritroverà un marito sfigurato, privo di memoria e così diverso dal suo Sebastiano che preferisce pensarlo morto.Selma cresce privata dall’affetto paterno e presto si sposa con Santi Maraviglia.Un fannullone con poca voglia di lavorare, privo di una qualsivoglia abilità. Selma, con l’aiuto della mamma Rosa cresce tre figlie tutte dal carattere fiero e deciso della “mamaranna”.

Selma, sfiancata dai parti e da un matrimonio che si era rivelato per quello che era, lascia il mondo terreno nel 1970 durante l’avvenimento catastrofico del terremoto.Le figlie crescono e dopo poco perdono l’affetto della nonna Rosa.Il padre rimpiazza Selma con una donna ostile e bugiarda.Patrizia,Lavinia e Marinella crescono tenendo in mente i consigli di Selma e della nonna Rosa.Trovano lavoro perché “il lavoro rende le donne intelligenti”,così avrebbe detto la nonna .

Patrizia si sposa dopo aver fatto da capofamiglia alle sorelle minori.Allora Marinella vuol sapere se conserverà il suo cognome da nubile oppure adotterà quello del marito.Seppure alle donne venga riservato il cognome del padre convengono tutte nel ritenere che è meglio tenersi il proprio che adottarne uno nuovo.Così nasce una generazione di donne caparbie e visionarie, capaci di intravedere quei cambiamenti, seppur impercettibili, che si manifestano all’orizzonte.

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