C’è chi ha perso la compagna di una vita e fatica ad andare avanti,
cosa parecchio anacronistica, se pensiamo a quanto poco durino
oggi le unioni. Perché scegliere se possiamo avere entrambe le
cose? Forse solo quando perdiamo qualcuno siamo in grado di
comprenderne l’importanza. Se non è mai troppo tardi, allora, vale la
pena riprovarci.
Pietro ha “perduto il sonno” e dover appagare quelle curiosità sulla
donna che ha amato, e che non c’è più, è sempre molto doloroso.
Chi gli passa accanto durante le sue passeggiate pensa sia
pazzo. Parla da solo, riflette, mette in atto congetture per non
abbandonarsi alla malinconia. Per caso conosce Cesare e la
moglie. L’umanità lo pungola così un pò alla volta ritorna a vivere.
Lontano, in un luogo dal magnetismo spirituale, Raphael insieme a
David prova a ricostruire “Il Teatro Nuovo” gravemente danneggiato
dall’esplosione di una bomba. Invece a New York ci sono Joe e
Mike, amici di vecchia data pronti a mettere in pratica una vendetta
a sangue freddo. E siccome in America tutto è possibile, Billy grazie
al nuovo ingaggio da Santa Claus vivrà il suo miracolo di
Natale. Questi sono solo tre dei sedici racconti che fanno parte del
libro “Guarda dove vai”. Una raccolta multiforme se pensiamo ai
luoghi e alle persone che abitano queste storie. Individui lontani
geograficamente ma accomunati dalla ricerca di una futura
stabilità. Possiamo definirla serenità, pace o semplicemente ricerca
del piacere. Quello che conta è l’essere proiettati in avanti, pronti ad
assaporare quel domani colmo di speranze.
