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Da che parte stiamo

Da che parte stiamo – La classe conta
Bell Hooks

La classe conta. La razza e il genere possono essere utilizzati come schemi per deviare l’attenzione della dura realtà che un approccio di classe rivela. È impossibile fare una discussione seria su come porre fine al razzismo senza parlare di classe”.

Da che parte stiamo – La classe conta è un testo della teorica femminista afroamericana Bell Hooks. Un saggio rivolto a chiunque sia disposto a riflettere e a condividere la scempiaggini della società edonista che tanto dice di noi. Ricchi o poveri, classi dominanti e lavoratrici non fanno altro che aderire alla logica del consumo.

Una logica che si sposa perfettamente con i valori e i parametri che ci impongono i mass media. Noi siamo quello che possediamo. Così nascono le “caricature” dei poveri, gente che non ce l’ha fatta per arrendevolezza, che subisce perché non ha opposto abbastanza resistenza. Ma Bell Hooks sa bene cosa vuol dire vivere in una casa dove mancano i soldi: mancavano troppo cose. Non c’era modo di lavarsi in bagno, la privacy non esisteva.

Allora ci prova, prova a resistere nelle scuole dove i neri sono derisi, allontanati e identificati alla miseria, all’indigenza. Da sempre circola confusione: le classi paritarie sono perdenti, entità parassitarie ai danni di chi lavora e un cambiamento potrebbe esserci solo condividendo parte delle proprie ricchezze. È possibile arginare il capitalismo patriarcale e procedere in una direzione che contempli la solidarietà collettiva?

La solidarietà con i poveri è l’unico modo che può ricondurre il nostro paese a una visione di comunità, in grado di sfidare ed eliminare davvero la violenza e lo sfruttamento”.

Da che parte stiamo – La classe conta di Bell Hooks è un appello, una richiesta di cooperazione in un mondo afflitto dalle ingiustizie.

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