“Sin da piccolo dividevo gli eventi della vita in cose per sempre e
cose per mai. Non avevo trovato ancora la chiave per accettare il
compromesso della via di mezzo. Quella palude a volte necessaria
per contemplare quante più evenienze possibili, comprese quelle in
grado di accadere anche contro la nostra volontà”. Sicuramente
l’attaccamento materno, quella presenza viscerale e originaria è
una cosa per sempre. “Ciatuzzo”,così amava chiamarlo mamma
Luigina, che nel siciliano più stretto significava “respiro, fiato, alito.”
Nuzzo protesta, non accetta la morte prematura della donna, e
trascorre intere giornate accanto alla sua lapide nel camposanto di
Leto. Solo il Signor Pippo e il custode sapranno placare la sua
disperazione. Con una madre scomparsa e un padre minatore in
Belgio, sente il nucleo familiare sgretolarsi. La latitanza affettiva dei
fratelli aggraverà la sua condizione e la vicinanza dei nonni apparirà
come l’unica ancora di salvezza .A causa degli insuccessi scolastici
verrà costretto dal padre a trasferirsi in Belgio. Presso gli zii avrà
modo di constatare la cattiva indole della zia Piera e le misere
condizioni dei lavoratori italiani all’estero. Diventa uno studente
modello e poi medico. Il padre può chiudere gli occhi un’ultima volta
e dare un senso a quella vita passata ad ansimare
sottoterra. L’amore per la famiglia, e la presenza materna che ha
potuto percepire attraverso “lo sguardo del cuore”, l’hanno salvato.
Quando ci portano via qualcuno, in qualche modo ce lo
restituiscono sotto forme diverse. Siamo noi a doverne custodire la
memoria. E così Nuzzo riabbraccerà anche la “picciridda”, la
piccola Lucia, amica e testimone di un’infanzia difficile. Eppure
quando sembra che un destino sia segnato, appare una volontà, un
senso di rivalsa che ci obbliga ad amare la vita nonostante
tutto. Grazie al romanzo di Catena Fiorello Galeano, comprendiamo
quanto siano importanti i valori che i genitori ci lasciano in eredità.
Anche indirettamente e in maniera a volta distratta, riescono a
infondere quel “buono” necessario ad assicurarci una futura
serenità.
