Il Café Royal ci fa pensare a un Caffè collocato in qualche rue de
Paris, invece siamo a via Marghera una delle maggiori vie
commerciali di Milano. Questo è il caso in cui basta spostarsi dai
luoghi abituali, e nel caso dei protagonisti pochi metri, per ritrovare
quella pace che stentano a trovare altrove. Uomini d’affari medici di
famiglia che hanno dimenticato il giuramento di Ippocrate, donne in
preda alla crisi di mezza età e altri “scontenti” della vita ruotano
intorno al Royal, che solo per poco procura quell’incantesimo di
felicità. Gabriele entrando nel café si innamora perdutamente di
Carlo e programma una vera e propria caccia all’uomo. Poi c’è
Manuel, l’avvocato inflessibile con una moglie eternamente
indecisa. Ma il bar è proprio accanto alla libreria preferita di
Veronica, quindi il luogo perfetto dove poter incontrare Luca. Così
nel Café si possono udire sia parole sussurrate tra amanti, che
risatine provenienti da gruppi di donne che si fingono ancora
giovani, nonostante l’atteggiamento giudicante delle figlie. Queste
storie fortemente reali svelano alla perfezione le nostre debolezze,
quella necessità di fuggire da gabbie familiari per un brivido che
anni prima ci aveva reso felici.
