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Banderlust
Alessandro Bandera

Questa è la storia di chi ha deciso di non conformarsi. Delle volte
deludere gli altri è solo un atto d’amore verso se stessi. Veniamo
alla luce ignari di quelle responsabilità che negli anni diventeranno
pesanti macigni. Come nel mito di Sisifo siamo condannati a
perpetuare fatiche inutili. Ci barcameniamo tra la famiglia, il lavoro e
obblighi vari e non appena troviamo l’incastro giusto tutto ricomincia
dal principio.Allora c’è solo un modo per sottrarsi a questa
circolarità, possiamo optare per un percorso tutto nostro, magari
che proceda in avanti.Maxwell abbraccia questo stile di vita. Non ha
tempo per le cose convenzionali.A bordo di un furgone datato vuole
raggiungere la Georgia e spingersi fino a Samarcanda. Ha un
budget limitato, poco meno di duemila euro.Non demorde, neanche
quando deve occuparsi del guasto al furgone. Attraversare paesi
diversi vuol dire mettere da parte un bel pò di pregiudizi.Si affeziona
agli amici serbi e comprende il valore della parola ospitalità. Non
potrà dire lo stesso quando si troverà al confine della Bulgaria, ma
tutto quello che accade fa parte del viaggio. Grazie alle mete
raggiunte potrà scorgere qualcosa di diverso. In Grecia ,in Turchia si
impossesserà di particolari che renderanno prezioso il suo
viaggio. Le esperienze negative saranno certamente utili in futuro. Il
raggiungimento di un luogo, di una destinazione ambita non sono
altro che formalità. Il viaggio è già una meta. Averlo intrapreso vuol
dire saper riconoscere che un’esistenza diversa è possibile. Per questo
Maxwell, non è come gli altri. Non si accontenta di conoscere le
cose, lui vuole viverle.

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