Georges Perec, osservatore di spazi e di cose scrive:
“Il tempo che passa ( la mia Storia) deposita residui che si accumulano: foto, disegni, feltri di pennarello da tempo asciugati, cartelline, vuoti a perdere e vuoti a rendere, imballaggi, sigari, scatole, gomme, cartoline, libri polvere e soprammobili: ed è quel che io chiamo la mia fortuna”.
Questa è la storia di una donna che voleva diventare una poeta, non una cantante. A New York con Patti Smith – La sciamana del Chelsea Hotel di Laura Pezzino è un viaggio che accade attraverso la toponomastica.
In questo libro troviamo tutto il mondo di Patti, i suo pilastri fondativi, i suoi talismani, i libri che hanno cambiato il suo modo di essere, le menti migliori della sua epoca che l’hanno accompagnata in un percorso artistico e umano che non sembra mai arrestarsi. Lascia il New Jersey, il ranch di famiglia non fa più al caso suo, vuole acquistare un biglietto per New York quando si accorge di non avere denaro a sufficienza. Come racconta Laura Pezzino così “ha origine il suo mito fondativo”: entra in un cabina telefonica e per caso trova un portafoglio con all’interno la somma esatta che le consentiranno di acquistare il biglietto. Con quel ritrovamento inizia la leggenda di Patti Smith. La ragazza con la valigia scozzese frequenta parchi, vive come tanti coetanei che come lei diventeranno icone, soffre la fame senza mai lasciarsi andare, come un’artista è capace di fare. Robert Mapplethorphe (amico di una vita e compagno per un breve periodo) le scatterà una fotografia, anzi una delle più grandi fotografie mai fatte a una donna,la foto che tutti conoscono non è altro che la copertina dell’album Horses. Oggi Patti Smith trascorre le sue giornate circondata dai libri, dai suoi talismani e le sue preghiere. Porta con sé tutto ciò che la contraddistingue: “ tutte le cose perdute che un giorno potranno chiamarla”.