Annie Ernaux ricostruisce il passato senza mistificazioni.Le trame del tempo si distendono per presentarsi ai suoi occhi nell’ordine giusto. Ventitré anni sono sufficienti ma non abbastanza per accogliere una nuova vita ed accantonarne un pò della propria. Il termine aborto negli anni 60’ veniva a stento pronunciato e chi si cacciava in certe situazioni veniva derisa e abbandonata. La scrittrice rivede lo sguardo della “mammana”, lucido ed impenetrabile farsi spazio tra le sue gambe senza restituire alcun particolare. Lo squallore della camera da letto, la finestra con le tendine, la bacinella con accanto una spazzola fanno pensare ad un’ ambiente inadeguato e mortificante.Con una storia che mette a nudo l’essere donna ci si accorge di quanta poca considerazione avesse il corpo femminile: preso in cura se “pregno”e umiliato nel caso contrario. Annie Ernaux, con l’Evento, ci rammenta quanto sia stato complicato affermare le proprie scelte in un’ epoca dove il maschilismo e il pregiudizio la facevano da padrone.
