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Il serpente bianco
Marco Cosentino

“Non esistevano queste cose ai miei tempi” ribadì Angelo. “Quando si sceglieva era per sempre”. Tutto inizia nel 1914, la Belle Epoque volge al termine e Rende piccolo comune della provincia di Cosenza ricostruisce la sua storia dopo essere insorto contro i potenti. La vita di Angelo pare sia inevitabilmente legata a quella di Luca. Un anziano signore e un ragazzo appena diciottenne trovano un modo per comunicare, diventano amici, confidenti, tanto che i loro destini finiscono per intrecciarsi fino a confondersi. Luca porta lo stesso nome del nonno paterno e Angelo che non ha nessun rapporto di parentela con il giovane, si ritrova a svelare aneddoti riguardanti la famiglia del ragazzo.

Le attese che viviamo prima delle partenze sono i momenti migliori, fanno da trapasso, ma noi quel momento non lo avvertiamo, non lo possiamo sapere.L’incontro con Angelo alla stazione dei pullman si rivelerà decisivo. Luca attraverso i ricordi di un uomo che non conosce potrà riscrivere le pagine della sua vita.La storia d’amore con Claudia, il legame risanato con i genitori saranno solo i primi passi verso una vita carica di significato.

Chi ci lascia, chi va via restituisce l’amore sotto forme diverse:“ il serpente bianco dalle labbra rosse si contorse su se stesso, creando una base a spirale e lo guardò”. Marco Cosentino con la sua seconda opera pubblicata “ Il serpente bianco” mette in sintonia tre generazioni. Angelo come un bravo padre preparerà il terreno per nuove opportunità, radici e ali per andare lontano.

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