“ Mi piacciono tutti i propositi, dichiarati o segreti, che disattendiamo
insieme.È questo che preferisco della vita a due.La meraviglia
aperta sull’altrove. Le cose che non facciamo.” Venticinque racconti
brevi ideati con religiosa accuratezza e autenticità.Vite che
appaiono placide rivelano un abisso di segreti e paure
mostruose.L’autore argentino Andrès Neuman è profondamente
legato alla realtà, nonostante ciò riesce a smuovere quell’occulto
che abita nella psiche dei personaggi.Perfino l’evento più naturale e
arcaico del mondo si palesa tramite una forma diversa.Nel racconto
“Dare alla luce” l’avvenimento della nascita viene mostrato come un
fatto degno di grazia e sgomento. Un padre presente in sala parto
descrive quell’accadimento con un ritmo indiavolato. Stordito dallo
sfinimento della moglie associa la nascita al raggiungimento del
piacere sessuale.Due atti che richiedono una partecipazione
animalesca.Ma la vita è essenzialmente sogno, ricerca continua di
buoni propositi.Per questo nel racconto “ Cose che non facciamo” ci
riconosciamo immediatamente.Adoriamo fantasticare su come le
nostre vite potrebbero apparire migliori. La nostra mente è affollata
da nuovi obiettivi, eppure la bellezza sta proprio nel fatto che non
vedremo mai i nostri sogni realizzati.È un piacere fine a sé
stesso.Delle volte anche la letteratura smarrisce la propria funzione,
lo scrittore si perde nei suoi pretenziosi intenti e l’opera scade a
causa dell’eccessiva ambizione.Occorre quindi affidarsi a quelle
sfaccettature pure e semplici, a tutti gli sconvolgimenti che la vita ci
riserva, perché anche la faccenda più banale riserverà un finale
degno di nota.
