“Non so proprio perché io sia quasi sempre così pazzo, rabbioso e
fuori di testa o perché l’alcol, antidolorifici e roba tipo lo Xanax siano
le sole cose capaci di farmi restare relativamente calmo”. Le email
e la messaggistica istantanea rovinano la vita della persone.Così
Bruno, scrittore spiantato, apprende l’ennesima cattiva notizia, ma
questo è solo un banale imprevisto rispetto a quello che dovrà
ancora accadere.La pubblicazione dei suoi racconti è stata
rimandata e la rabbia per la recente delusione aprirà la strada al
suo licenziamento.Archiviato il lavoro di televendite contatta una
vecchia conoscenza:David Koffman, proprietario di un’agenzia che
gestisce taxi di lusso.Ne ha fatta di strada quell’uomo, il fiuto per gli
affari aveva generato un bel giro di clienti “ricconi.” Star del cinema,
rockstar e pazzi depravati si fanno scarrozzare tra le vie di Los
Angeles, dove chauffeur e clienti condividono vizi ma anche storie
di vita.Il sedile posteriore delle limousine diventa l’abitacolo perfetto
dove si consumano storie surreali. Registi, modelle, e trafficanti
latino americani si alternano come su un set cinematografico.Per
Bruno dipendente da alcool e antidepressivi è il lavoro meno adatto,
rimanere sobri e distanti da brutte faccende diventa impossibile. A
denti stretti cerca di domare la voce di Jimmy, la sua coscienza
ammonitrice che si risveglia puntuale dopo ogni bravata.Gli alcolisti
anonimi e la pratica dei dodici passi non sono abbastanza
convincenti.Insomma sono un obbligo ma non la sua salvezza: “se
non ti viene, fai finta”. Solo l’esperienza detentiva metterà un freno
allo scrittore dagli impulsi imprevedibili.Eppure con quanta enfasi
portava avanti le sue idee.Reagiva all’ingiustizie in maniera
spropositata, senza pensare alle conseguenze per ritrovarsi poi in
situazioni spiacevoli e allo stesso tempo comiche.Grazie alla
lungimiranza della signora Smart verranno pubblicati i suoi
racconti: storie crude e sincere di chi, nella vita, sceglie di “buttarsi.”
