Joan Didion, al termine degli anni 60’, pubblica una raccolta di articoli che intitolerà Verso Betlemme.
Attraverso le imprese di personaggi sopra le righe, come John Wayne e Howard Hughes, descrive lo sgretolarsi del sogno americano. L’attore western, in procinto di realizzare il suo ultimo film, pare conservi il suo spirito da cowboy.
Hughes, imprenditore e magnate del cinema e dell’industria, sbeffeggia i comuni mortali con la sua ricchezza sproporzionata.Basta guardare oltre la valle dorata, precisamente verso Haigh Street, per venire inghiottiti da un marea di ragazzi in balia dei loro trip. Acidi e marijuana per fuggire da una società che non conoscono. Personalità troppo acerbe e indolenti che vagano senza meta. E poi c’è chi ha creduto nel sogno americano e forse ha tentato di salvarlo a ogni costo.
Lucille Miller voleva essere la custode di una felicità eterna, invece diventerà l’artefice di un delitto orribile.
L’America è da sempre l’unico posto al mondo dove tutto può succedere, iniziando da Las Vegas, luogo unico e surreale dove un matrimonio viene celebrato in solo 3 minuti.Didion assapora ogni contraddizione del suo paese, tanto da rimpiangere la Sacramento Valley dove è cresciuta e la New York che l’ha accolta troppo giovane. Si trasferirà a Las Vegas, crocevia per tante vite che si lasciano trasportare dal soffio magico del Santa Ana.